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giovedì 27 ottobre 2016

Nuovo terremoto, la Madonna l'aveva detto

Ebbene sì, anche in questo caso la "presunta veggente" (perché in queste cose occorre sempre la massima prudenza) Maria de Luz aveva ricevuto un presunto messaggio, che annunciava la catastrofe che ieri si è verificata.
Occorre dire che le catastrofi previste sono così tante che chi voglia trovare argomenti contrari, ne troverà in abbondanza. Ma come sempre in queste cose non solo nulla è obbligatorio, perché tutto quanto è necessario l'abbiamo dai Vangeli e dal Magistero della Chiesa; ma in questi casi in fondo è sempre questione di un pregiudizio, che col tempo si può affinare in un senso o nell'altro.
Quello che invece non è opzionale, perché è un tema contenuto nei Vangeli, è il nostro dovere a comprendere i segni dei tempi. Questo compito è accennato nel capitolo 12 del vangelo di Luca:
"Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?" (Lc 12,54-56)
Ma è tutto il capitolo 12 che tratta il tema delle diverse condizioni del mondo e della radicalità della vita cristiana, che richiede spesso di assumere comportamenti concreti contrari a quelli del mondo. E il capitolo inizia con Gesù che cerca di far capire ai suoi quale radicalità di pensiero viene richiesta:
"A voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla. Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui. Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri." (Lc 12,4-7)
A questa radicalità di pensiero deve ovviamente corrispondere una radicalità di vita: "Cinque passeri non valgono due soldi?... eppure nemmeno uno di essi è dimenticato...". Se questo è il giudizio, di cosa ci dobbiamo preoccupare? Dio non sa forse tutto? Dio non sa cosa ci angoscia? Dio non sa di cosa abbiamo bisogno?
Ecco di cosa invece ci dobbiamo preoccupare:
"Inoltre vi dico: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato." (Lc 12,9-10)
E se queste devono essere le nostre preoccupazioni, dovendo giudicare il tempo presente direi che siamo messi piuttosto male. E proprio questo vangelo sembra scritto per i nostri tempi: infatti qui Gesù racconta la parabola del ricco che, sempre più ricco, si prepara a non lavorare più e godere delle sue ricchezze:
"Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia. Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà? Così è di chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio" (Lc 12,19-21)
 E Gesù continua ad insistere con i suoi discepoli sulla radicalità di pensiero e di vita:
"Per questo io vi dico: Non datevi pensiero per la vostra vita, di quello che mangerete; né per il vostro corpo, come lo vestirete. 23La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito... Chi di voi, per quanto si affanni, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? Se dunque non avete potere neanche per la più piccola cosa, perché vi affannate del resto?" (Lc 12,22-26)
 Ma questo comportamento avrà anche un suo premio, cioè vi sarà un momento in cui dovrà essere applicata la giustizia divina. Oggi, con questo sentimentalismo dilagante, per cui facilmente tutti abusano del termine "misericordia", la questione del giudizio di Dio è ancora più grave e urgente.
Così arriviamo al brano citato all'inizio:
"Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. D'ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre...
Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?" ( Lc 12, 49-57)
 E l'inizio del capitolo 13 è ancora più esplicito sul tipo di giudizio:
"In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.  O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?  No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». (Lc 13, 1-5)
Qui Gesù associa la giustizia divina a due fatti completamente umani: il primo è un episodio di giustizia umana, che appare senza alcuna misericordia; il secondo invece è un disastro naturale, un incidente. Quelli che il pensiero dominante di ieri e di oggi classificherebbe come "fatalità" o "casualità", da Gesù invece sono direttamente connessi con lo svolgersi della giustizia divina, proprio in ossequio ai principi prima enunciati: "...persino tutti i capelli del vostro capo sono contati...".
E se i capelli del nostro capo sono contati, può essere solo una fatalità un terremoto?
No ovviamente, il vangelo è esplicito, E pure la Madonna lo è stata, nei suoi presunti messaggi a Maria de Luz.
"Pregate, pregate per l’Italia, il suo lamento sorgerà ovunque, perfino la terra esalerà dolore. In questa terra vengono commesse grandi aberrazioni. Sarà duramente scossa, i vulcani si faranno sentire. Il terrorismo vuole distruggere le immagini e le reliquie della Mia Amata Croce, PER QUESTO VI ORDINO CHE SIANO PROTETTE." (30 giugno 2016)
"Pregate, figli Miei, pregate per l’Italia, i vulcani entreranno in azione, il suolo tremerà ed il suo Popolo patirà il terrore." (15 agosto 2016)
24 agosto: terremoto ad Amatrice 
"Pregate per l’Italia, patirà nuovamente." (15 settembre 2016)
"La natura si avventerà contro l’Italia. Sarà duramente attaccata da quelli che non Mi amano, si lanceranno contro il Vaticano." (18 settembre 2016)
"Figli Miei, pregate, pregate per l’Italia, sarà scossa; il terrore prende forza." (11 ottobre 2016)
"Pregate figli, pregate per l’Italia, sarà flagellata senza bisogno che vi penetrino gli stranieri. Il ruggito della terra uscirà con grande potenza dai suoi vulcani. Pregate, l’Etna ed il Vesuvio causeranno dolore." (18 ottobre 2016)
Il motivo di tutto questo? Come dice il vangelo, perché ce lo stiamo meritando, perché siamo cattivi. E per ammonirci, perché "se non vi convertirete, perirete tutti allo stesso modo".
Se invece ci convertiremo, avremo l'ennesima prova che "Paziente e misericordioso è il Signore,
lento all'ira e ricco di grazia". (Salmo 145, 8)

4 commenti:

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  3. Non ci sono parole per commentare quanto scrivi; il Dio in cui credi tu è un Dio vendicativo che non ha niente a che fare con l'immagine di Dio che ci ha portato Gesù Cristo. Insisti con letture della Sacra Scrittura totalmente fuorvianti e prive di qualsiasi fondamento esegetico e teologico. Ma prova a pensare a quelle povere popolazioni colpite ancora questa mattina dal terremoto: sono così "cattive" per meritare questo martirio? Sicuramente il Dio in cui credi tu non è poi così equanime se si accanisce sempre contro gli stessi! Non credi? O le popolazioni del centro Italia sono più "cattive" delle altre?

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  4. Non hai letto il Vangelo? "Non sono più peccatori di voi...".
    L'ho scritto pure nel mio post. Prima di commentare, prova a leggere quello che vuoi commentare.
    E secondo te Gesù è venuto a portarci una "immagine" di Dio? Mah.

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