Per comprendere meglio i contenuti di questo blog, si consiglia caldamente di leggere le pagine "Le origini di questo blog" e "La missione di questo blog" affinché le considerazioni (critiche) che vengono svolte nei post siano collocate nella giusta ottica e all'interno di una cornice di riferimento adeguata.

sabato 10 settembre 2016

CL, un nuovo inizio?

Dopo aver letto il post sul blog di Antonio Socci, il primo pensiero è stato "era ora!". Il secondo è stato "prima o poi doveva accadere".
Troppe infatti sono le incongruenze rilevate (da Socci, da Assuntina Morresi sul blog StranoCristiano, sul sito Cultura Cattolica di don Gabriele Mangiarotti e da tanti altri, compreso il sottoscritto) tra il carisma di CL vissuto da tanti "anziani" e le posizioni del Movimento (e di alcune principali opere, come il Meeting di Rimini) in questi anni.
Le perplessità non sono dettate da comportamenti non coerenti, perché la coerenza è un miracolo. Le perplessità invece vengono dalla difesa argomentata di certe posizioni incoerenti. E le argomentazioni fornite oggettivamente hanno creato confusione.
Questa confusione, questa non chiarezza ultima io ho avuto la grazia di vederla crescere dai primi anni di questo millennio, perché ha interessato il mio gruppetto di fraternità. La cosa non mi ha scandalizzato perché non ho mai pensato di trovare un gruppetto di perfetti e ho sempre pensato che quello che stavo vivendo era un cammino. Però poi nel tempo non solo nel mio gruppetto non ho mai visto sorgere almeno un dispiacere per non avere questa "perfezione" (un dolore che mi sembra necessario, perché Gesù ha comandato "siate perfetti come perfetto è il Padre vostro nei cieli"), ma l'ho vista presente in altri gruppi e in altre situazioni comunitarie (mi riferisco soprattutto alla comunità di Roma). E poi l'ho vista sempre più in atteggiamenti e comunicazioni dei vertici di CL.
Insomma, la "mutazione genetica di CL" (Copyright Morresi ;) ) era in corso sotto i miei occhi.
Cosa rimaneva da fare, se non tentare di rimanere fedeli e pregare?
E così sono passati gli anni e mi sono reso conto che rischiavo l'assopimento di quella domanda di perfezione che comunque rimaneva nel mio cuore (come sono certo permane nel cuore di tutti).
Quello che ad un certo punto mi ha dato la sveglia è stato il Family Day del giugno 2015. Lo smarcamento di fatto da quella presenza in piazza è stato l'evento che mi ha fatto dire "no, questo è troppo: se non vado in piazza non sono più un ciellino, questo è il mio carisma". Il nocciolo del carisma infatti è quello di tentare di costituire una presenza che arriva a tentare di costituirsi come una presenza sociale, una presenza socialmente visibile.
Come ha commentato la Morresi, CL è nata quando don Giussani chiese ad un gruppo di studenti "ma voi chi siete?" e questi successivamente in una assemblea scolastica intervennero dicendo "noi cristiani...". Tutto il carisma, per come l'ho conosciuto io dalla metà degli anni ottanta a Roma, consiste in una educazione che aiuti la formazione di una consapevolezza che matura in una presenza vivace, una presenza operativa che arriva a manifestarsi ANCHE come una presenza socialmente identificabile. Ovviamente non SOLO, ma ANCHE.
Invece oggi prevale la cancellazione dell'ANCHE, la limitazione di una presenza socialmente identificabile. Come ha notato don Gabriele Mangiarotti, è in atto una separazione tra testimonianza e militanza; e tale separazione, rileggendo i testi del Movimento, appare abusiva e del tutto estranea al nostro carisma.
Ma come è potuto accadere? Come siamo arrivati a questo punto?
La domanda non è puramente accademica, perché se si tenta un nuovo inizio è bene sapere cosa si è sbagliato, per non ripetere lo stesso errore.
Nella mia esperienza, l'errore commesso con il mio gruppetto di fraternità è stato quello di aver tralasciato l'impegno con un'opera concreta. Questa dimenticanza non è un accessorio trascurabile, ma un elemento fondamentale, perché don Giussani ha fissato quattro punti tramite i quali rimanere fedeli al carisma:

  1. un momento di preghiera comunitario;
  2. la fedeltà al fondo comune;
  3. un criterio di obbedienza ultima alla Diaconia Centrale;
  4. l'impegno in un'opera, qualunque essa sia.

Proprio questo rilevavo nei miei interventi nel mio gruppetto: eravamo in difetto con uno dei quattro punti del carisma, eravamo in difetto col carisma.
La cosa grave è che se manca l'impegno con un'opera allora manca l'adesione al Movimento come esperienza vissuta (l'adesione diventa nel tempo una adesione intellettuale) e come ricorda don Giussani si cade nell'intimismo.
Cosa fare allora? Io qui porto il contributo della mia esperienza. Già a quel tempo mi scandalizzava il fatto che nel nostro gruppetto si desse spazio a mille documenti ma non ci fosse un riferimento costante al libro fondamentale della fraternità "L'opera del movimento. La fraternità di Comunione e Liberazione" (San Paolo, 2002). Io da allora e in tutti questi anni ho sempre riletto quel libro, costantemente. E in quel libro ho trovato gli strumenti di giudizio adeguati per giudicare gli ultimi avvenimenti. Io penso sinceramente che da quel testo occorra ripartire. Così come i gruppi di Scuola di Comunità ripetono e continuamente approfondiscono, anno dopo anno, i testi del PerCorso, allo stesso modo ogni gruppo che si richiami al carisma di don Giussani deve partire dal testo sulla Fraternità. Senza escludere poi tutto il resto.

11 commenti:

  1. Se posso darti un consiglio: meno Giussani, scrittore contorto e confuso, più Vangelo da studiare e meditare...

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  2. Se lo definisci contorto, penso che tu abbia letto Giussani.
    Ma se la Chiesa ha approvato quel carisma, mi sa che non aveva la tua opinione.
    E se posso darti un consiglio, meno Vangelo studiato e meditato, che tanti disastri ha fatto.
    Più Vangelo vissuto!

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  3. No no, caro il mio partigiano, il Vangelo per essere vissuto va letto, meditato, amato. Se lo vivi senza comprenderlo, senza farlo diventare fibra della tua stessa vita attraverso la lectio divina (il Cardinale Martini docet), diventa uno strumento ideologico per dare conferma ad una serie di teorie che poco hanno a che fare col Vangelo stesso, anche se di esso si fanno schermo. Tu si un esempio evidente di ciò.

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  4. Caro alphiton,
    a contraddire in modo radicale la tua visione di cristianesimo ci sono 1900 anni di storia della Chiesa (fino al Concilio Vaticano II), durante i quali la Chiesa è cresciuta e ha prodotto tanti santi e tanta santità, senza che la lettura del vangelo fosse lo strumento cardine di diffusione della dottrina.
    Quello che invece viene trasmessa, attraverso i secoli, di generazione in generazione, è una esperienza di vita affascinante.
    Tanto è vero che i primi cristiani e le prime comunità cristiane non avevano (ovviamente) il vangelo.
    E San Paolo non ha letto nessun vangelo, lo ha fatto.
    La tua idea di cristianesimo corrisponde ad una visione protestante, per cui vale solo il vangelo, solo la fede, solo la grazia.

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  5. Purtroppo hai una conoscenza abbastanza mediocre del cristianesimo. Fino al Concilio di Trento la Sacra Scrittura era conosciuta e pregata. La Lectio Divina, ad esempio, non è stata un'invenzione del Card. Martini, ma era una pratica monastica molto diffusa nel Medioevo. Parli di cose che non conosci e ti rifugi nell'accusa di protestantesimo tipica degli ignoranti come te e Socci che mosse quest'offesa a quello straordinario cristiano che fu il prof. Giuseppe Lazzati.Ma a voi mancano i fondamentali. Poi ci credo che la Chiesa soffre, se ne fanno parte persone la cui boria è pari all'ignoranza circa la fede. E a farmi dare del protestante proprio non ci sto.

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  6. Carron è ormai diventato un sacerdote della chiesa del politicamente corretto, di cui Bergoglio è il papa. Entrambi puzzano già di vomito (Apocalisse 3:14-16) odore assai poco gradevole per cui preferisco starne a debita distanza. Certamente Fanno piú danni loro dell'isis per cui non è assolutamente riprovevole auspicarsi una loro rapida dipartita o dimissione. Breve vita a entrambi

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  7. Carron è ormai diventato un sacerdote della chiesa del politicamente corretto, di cui Bergoglio è il papa. Entrambi puzzano già di vomito (Apocalisse 3:14-16) odore assai poco gradevole per cui preferisco starne a debita distanza. Certamente Fanno piú danni loro dell'isis per cui non è assolutamente riprovevole auspicarsi una loro rapida dipartita o dimissione. Breve vita a entrambi

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    1. Questo post è assolutamente vergognoso e spero che il gestore del blog lo rimuova. Un conto è criticare, e nella Chiesa è bene che ciò accada, altro è augurare che qualcuno muoia. Chi fa ciò non ha niente a che spartire con la fede; o è un paranoico o ha un'idea del cristianesimo completamente distorta...

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    2. Quanto sei buono buono buono e sensibile, tu si che andrai dritto in paradiso. Ma tranquillo non è un augurio. Fra l'altro è molto piú paranoica la tua richiesta di rimuovermi che il mio intervento volutamente forte e violento.

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    3. Sono senza parole, se non quella di una preghiera per te. Non si puòreplicare ad interventi apodittici come i tuoi che non contengono uno straccio di argomentazione-

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    4. Preghi per me? Sul serio? Perchè Ho sempre trovato paradossale e tragicomico l'utilizzo di questa frase "prego per te" per esprimere disprezzo ed ergersi al di sopra dell'altro anzichè misericordia. Infatti io non prego per te perchè sono troppo stro...zo e pieno di rabbia per farlo.
      Comunque le argomentazoni stanno nella evidente confusione e disaffezone che entrambi stanno creando all'interno della chiesa e nell'altrettanto evidente asservimeto al potere che non esita a dar loro spazi massmediatici crescenti a prezzo della loro anima e essendo pastori di quella di buona parte del gregge.

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