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mercoledì 28 ottobre 2015

Un mediocre documento sinodale

Alla fine la montagna ha partorito il topolino. Mi riferisco alla Relatio Finalis, documento conclusivo del Sinodo sulla Famiglia.
Forse era prevedibile, visto che comunque si partiva da un testo preciso, il tanto criticato (da alcuni) Instrumentum Laboris. Ovviamente i lavori si sono concentrati sui punti critici e non su quello che si poteva dire sulla famiglia. E si poteva dire tanto, tanto di più.
Anzi, proprio in questi tempi così difficili, era indispensabile dire di più sulla famiglia.
A leggerlo così com'è, mi pare che quel documento, nella sua sostanza, avrebbe potuto essere sottoscritto da qualsiasi chiesa riformata, qualsiasi chiesa protestante. Insomma un documento che sostanzialmente non ha nulla di specificatamente cattolico. E che non introduce nulla di nuovo. Tanta fatica per non dire niente di nuovo? Un Sinodo straordinario l'anno scorso, un Sinodo ordinario quest'anno sullo stesso tema: e poi?
Cosa manca, cosa doveva essere sviluppato come tema?
A mio modesto avviso, il vuoto più grosso di quel documento riguarda il tema della parrocchia come famiglia cristiana.
Il termine "parrocchia" in tutto il testo ricorre appena sei volte. E in tutte le volte il termine è inteso come struttura accessoria. Faccio un esempio: "La parrocchia è il luogo dove coppie esperte possono essere messe a disposizione di quelle più giovani, con l’eventuale concorso di associazioni, movimenti ecclesiali e nuove comunità" (n. 60). Può essere la parrocchia, ma può essere qualsiasi altro luogo ("associazioni, movimenti ecclesiali e nuove comunità") perché l'aspetto fondamentale è l'aiuto di "coppie esperte" alle giovani coppie. Oppure "La direzione spirituale della famiglia può essere considerata uno dei ministeri parrocchiali" (n. 61). Può, oppure non può, perché bisogna pure che vi siano persone all'altezza di questo ministero.
L'unico vago accenno al tema da me indicato è il seguente: "Il principale contributo alla pastorale familiare lo offre la parrocchia, che è famiglia di famiglie...". Niente altro.
Insomma, quello che manca è la definizione del termine "famiglia" a tutta quella serie di corpi intermedi che vanno dalla singola famiglia naturale a tutta la Chiesa, nella quale tutti noi siamo fratelli, figli del medesimo Dio Padre e fratelli di Nostro Signore Gesù Cristo.
In questi tempi, in cui si affacciano gli spettri della guerra, non mi pare una mancanza di poco conto.


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