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sabato 7 novembre 2015

Autocomplotto

Il presunto complotto ha assunto ormai toni grotteschi, quando non ridicoli.
Il tormentone salta fuori ogni qualvolta accade un imprevisto, una novità, una semplice battuta oppure una mossa improvvisa. Ma il primo autore di mosse improvvise è proprio lui, Bergoglio.
E pure il poveretto di padre Lombardi, costretto all'ennesima smentita, non sa più cosa si debba smentire, tanta è la confusione.
L'ultimo caso (per ora, ma da un momento all'altro chissà cosa può accadere) è quello del monsignore spagnolo e la calabrese dal cognome egiziano e solo per questo sembra una storia uscita dalla mente diabolica di Hitchcock. Dato che la Francesca Immacolata è pure in stato interessante, ci manca solo che salti fuori che il padre del nascituro è un prete: e il thriller è servito.
Ma andiamo alla conferenza stampa del povero malcapitato padre Lombardi, riguardanti l'arresto dei due malcapitati e l'uscita di due libri con documenti riservati; il comunicato stampa si conclude con le seguenti parole: "Pubblicazioni di questo genere non concorrono in alcun modo a stabilire chiarezza e verità, ma piuttosto a generare confusione e interpretazioni parziali e tendenziose. Bisogna assolutamente evitare l’equivoco di pensare che ciò sia un modo per aiutare la missione del Papa".

Oibò, evidentemente c'è una sorta di epidemia, per la quale chissà in quanti pensano che divulgando documenti segreti si possa aiutare la missione del Papa. Ma com'è che è nata questa pazza idea? Non sarà mica perché il Vaticano ormai è una groviera e il Papa è solo l'ultimo a sapere le cose? Questa è l'unica spiegazione. Al Papa nessuno racconta come stanno davvero le cose, proprio nessuno. Tutti evidentemente raccontano verità parziali, ma nessuno la racconta tutta. Così, i poveretti dei piani bassi, hanno escogitato l'idea del libro e il Papa potrà andare a comprarsene una copia e sapere tutto, ma proprio tutto.
Questa mi pare sia l'unica ipotesi che corrisponda alla richiesta disperata di padre Lombardi: questo è il motivo per cui è andato a chiedere, quasi elemosinando un pochino di pietà ai media laici, di aiutarlo affinché si eviti assolutamente "l’equivoco di pensare che ciò sia un modo per aiutare la missione del Papa".
Dimenticando però un piccolo particolare: è stato proprio Bergoglio a mettere lì i due fantastici traditori delatori, e magari lo ha fatto proprio per sapere tutto, finalmente. Così abbiamo la quadratura del cerchio e la scoperta dell'assassino di Hitchcock.

Del resto Bergoglio aveva già dato prova di sé e delle sue capacità, proprio alla fine del Sinodo. Come sappiamo dalla viva voce (o viva penna, o viva tastiera, non si sa bene come avvengano certe cose, magari per locuzione interiore) di Eugenio Scalfari, il Papa il giorno stesso della chiusura del Sinodo, alle ore 18, gli ha telefonato e hanno amabilmente conversato.
Ovviamente padre Lombardi ha smentito ancora (per l'ennesima volta!) il contenuto del colloquio così come virgolettato da Scalfari. "Per cui è chiaro che quello che viene riferito da lui nell’ultimo articolo in merito ai divorziati risposati non è in alcun modo affidabile e non può essere considerato il pensiero del Papa". Ma in precedenza, un anno prima, padre Lombardi si era espresso con toni assai più duri: "...nell’articolo queste due affermazioni (quella sui cardinali e quella sul celibato dei sacerdoti) vengono chiaramente attribuite al Papa ma, curiosamente, le virgolette vengono aperte prima, ma poi non vengono chiuse. Semplicemente mancano le virgolette di chiusura... Dimenticanza o esplicito riconoscimento che si sta facendo una manipolazione per i lettori ingenui?".

Una chiara accusa di manipolazione, fatta nel luglio del 2014.
Insomma, Scalfari è inaffidabile, tutto chiaro.
E cosa ti fa Bergoglio alla fine del Sinodo? Era forse preoccupato che i media non riportassero i corretti contenuti dell'evento? Che non si capisse il messaggio del Sinodo? O forse il messaggio del Sinodo, quello che poteva risultare dalla lettura della Relatio Finalis, poteva lasciare qualche ipotesi a lui non gradita? Come chiarire ogni dubbio?
Perfetto, trovata la soluzione: telefona a Scalfari, il perfetto manipolatore delle sue parole.
Così i cristiani che leggono le frasi riportate da Scalfari si preoccupano, padre Lombardi smentisce come da rito e tutti a nanna!
Anche qui abbiamo la quadratura del cerchio e il colpevole del thriller di Hitchcock.

Infine, per toglierci ogni dubbio, un commento di Andrea Fagioli, direttore di Toscana Oggi:
"Presumo, infine, che Papa Francesco e i suoi collaboratori siano senz'altro coscienti del «rischio» che corrono in certe circostanze e in qualche modo lo accettano. Fa parte anche di una nuova strategia di comunicazione. Non è un caso che anche le interviste vere, quelle con tanto di registratore, vengano rilasciate ai giornali laici e non a quelli cattolici".
Tutto chiaro, no?

Ho solo un'ultimo sospetto.
Vuoi vedere che all'ultima puntata avremo il colpo di scena?
Vuoi vedere tu che l'unico, vero, grande manipolatore, il Grande Corvo di tutto alla fine è...
PADRE LOMBARDI ?!?!
Mi sa che fa una brutta fine. I bravi soldatini fanno sempre una brutta fine.

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