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lunedì 23 novembre 2015

Parigi, strani attentatori e strani attentati


Questa sarebbe l'attentatrice terrorista, l'integralista islamica terrorista che si è fatta esplodere con la cintura. Subito ribattezzata dai media "la prima kamikaze islamica che si è fatta esplodere in Europa", tanto per spargere un po' di terrore.
Poi si sono accorti di averla detta troppo grossa e hanno dovuto cambiare versione. Una che sul profilo FB aveva pure foto con tatuaggi, non era precisamente credibile come esempio tipico di estremista islamica. E così si sono inventati che in realtà, nel blitz in cui è rimasta uccisa (mannaggia, non si salva mai un attentatore, uno da interrogare) sarebbe stato un altro a radiocomandare l'esplosione della cintura.
Ma questa rischia di essere la classica pezza peggiore del buco. Perché se è vero che le cinture a disposizione dei terroristi sono dotate di inneschi radiocomandati, allora forse si spiega meglio la cosa bizzarra successa allo stadio, dove gli attentatori si sono fatti esplodere in un piazzale aperto, con pochissimi presenti e solo un morto, a parte loro stessi. Non si sono fatti esplodere nella calca dell'ingresso; non si sono fatti esplodere nella calca dell'uscita. No, si sono fatti esplodere in un piazzale praticamente vuoto, mentre tutti gli spettatori erano dentro a vedere la partita, con la partita in corso.
Ma si sono fatti esplodere o sono stati fatti esplodere?

Che dite, sono ragionamenti troppo complottisti? Ma no, i complottisti sparano le loro bislacche teorie su siti e su blog improbabili. E poi queste teorie non compaiono mai sui siti di informazione principali, quelli appartenenti al mainstream.
E le osservazioni qui espresse si trovano, magari con poco risalto, sui principali media. Come sul Corriere, in questo articolo, dove si esprimono sette dubbi molto pesanti, tra cui:

  1. quanti erano gli attentatori?
  2. chi ha aiutato i terroristi? come hanno fatto a disporre di un simile armamento di fuoco?
  3. come hanno fatto a sfuggire all'intelligence?

Per fortuna qualche risposta la possiamo dare.
Visto che un comunicato Isis dice che gli attentatori al Bataclan erano otto ma secondo le forze dell'ordine francesi quelli ammazzati sono sette, è evidente che l'Isis è una fonte più affidabile delle forze di polizia. Se così non fosse, perché ora le forze di polizia starebbero cercando l'ottavo? Sono sette o sono otto?
Anzi, probabilmente serve proprio che siano otto e non sette, così tutte le forze dell'ordine sono a caccia dell'ottavo fantasma e alle forze dell'ordine possono essere comandati tutti i sorprusi e le violazioni che servono, perché c'è il terrorista fantasma da ricercare. E pure la politica può comandare lo stato d'emergenza. E sospendere il trattato di Schengen, di fatto cancellarlo e istituire i controlli alle frontiere. E limitare le nostre libertà e chiedere una riduzione sempre maggiore. Perché al prossimo attentato ci diranno che non c'è stata abbastanza cessione di sovranità, non c'è stata abbastanza integrazione, ci vuole più Europa.
In altre parole, più potere a loro, gli stessi che hanno fallito nel proteggerci.

Altro articolo complottista. Da Rainews. Dove si legge l'incredibile frase: "Otto terroristi neutralizzati, hanno detto i funzionari, ma non ci sono informazioni per dire se, a quell'ora, tutti siano stati fermati". Ma come, non sono stati fermati? E se non sono stati fermati, come si fa a dire che sono "neutralizzati"?
Ancora Rainews. Il passaporto siriano ritrovato è falso. Numeri sballati e foto diversa. Però dal giorno dopo la Francia bombarda i deserti siriani.

E dal sito del quotidiano "Il Giornale", altro complottista. Dove vengono esposti diversi dubbi, tra cui il fatto che "I sopravvissuti hanno raccontato che i terroristi si comportavano come uomini delle forze speciali". Come nel caso dell'attentato a Charlie Hebdo. Ma sbadati tanto da lasciare in bella vista un passaporto: come nel caso di Charlie Hebdo.
E poi "Uno dei kamikaze, Ismael Omar Mostefai, era già noto alle forze di sicurezza francesi. Ci sono quindi stati errori, come del resto era capitato anche prima della strage di Charlie Hebdo, nei sistemi di controllo". Se lo dicono loro...
Stessi soggetti addetti alla sicurezza nazionale. Stessi fatti. Stessi risultati. Tutti i terroristi morti. E nuovi impegni militari per il governo.
Ora gli stessi che hanno fallito due volte, hanno più poteri. Come dice la canzone di Povia "Chi comanda il mondo", proprio all'inizio: "Fate la nanna, bambini, verranno tempi migliori...".

Altro sito complottista, HuffingtonPost. Sulle inefficienze dei servizi segreti belgi. E con relativo paragone con Charlie Hebdo e inefficienze varie. E stupidaggini enunciate senza la minima vergogna. Per esempio: "I precedenti aiutano a capire. Negli attentati a Charlie Hebdo e al supermercato Kosher, i fratelli Said e Cherif Kouachi e Amedy Coulibaly non si erano suicidati durante o subito dopo l’azione ma avevano messo nel conto una fuga disperata ed equivalente a un suicidio. E così è stato. Per Abdeslam Salah invece non c’è stata né la fuga disperata, né una coda autolesionista. E’ fuggito e basta".

Ma come, scrivono che per capire devo vedere i precedenti, poi citano Charlie Hebdo e "la fuga disperata ed equivalente a un suicidio" e infine, come se niente fosse concludono che invece in questo caso "non c’è stata né la fuga disperata, né una coda autolesionista"? Ci hanno preso per tonti?
Pensano forse che non si conosca il principio di non contraddizione? Ci stanno dando la dimostrazione che la terra è tonda e poi concludono il ragionamento con la frase "e così abbiamo dimostrato che la terra è piatta"?

Ha ragione Povia: meglio andare a fare la nanna, perché a leggere certi siti complottisti il cervello va in pappa.





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